Bilancio Ue, Confindustria: bene il Governo, ma la Ue doveva fare di più per la crescita
Roma, 8 febbraio 2013 - E' una buona notizia che l'Italia migliori il suo saldo netto e che guadagni su politica agricola e coesione. Si tratta di un successo del Governo, in un negoziato assai difficile, in cui hanno prevalso gli interessi di breve periodo di alcuni paesi, a scapito del progetto europeo e del suo rilancio.
In questi mesi Confindustria ha condiviso con i suoi partner europei la necessità di rimettere al centro dell'agenda Ue i temi della crescita, della competitività e dell'occupazione proprio attraverso un bilancio “riformato”, dotato di strumenti e risorse sufficienti.
Per questo, reputiamo inadeguato il compromesso raggiunto sul tetto complessivo di spesa così come la scelta di un bilancio eccessivamente “conservatore” che penalizza quelle voci come ricerca, innovazione e infrastrutture che contribuiscono a far uscire l'UE più forte e più presto dalla crisi.
Ora bisognerà fare in modo che tutte le risorse stanziate siano messe a frutto nel migliore dei modi, per far tacere chi strumentalmente ha cavalcato questo argomento per giustificare i taglii.