Roma, 1° marzo 2012 - Ad avviso di Confindustria, la disposizione inserita nel DL Liberalizzazioni che sancisce la nullità di tutte le commissioni bancarie inciderebbe sul livello dei tassi d’interesse, determinandone un aumento generalizzato proprio in una fase in cui hanno raggiunto soglie difficilmente sostenibili per le imprese.
Se la disposizione venisse approvata nell’attuale formulazione, si introdurrebbe un meccanismo di definizione del prezzo dei finanziamenti non trasparente, che finirebbe per penalizzare le imprese con aumenti degli spread non collegati al merito creditizio, oppure, qualora non fosse possibile agire sulla leva del tasso, con una riduzione dell’offerta di finanziamenti.
Ciò sarebbe tanto più grave in un momento in cui sta prendendo avvio il nuovo accordo sul credito alle pmi che il mondo imprenditoriale e il sistema bancario hanno siglato con il comune obiettivo di dare respiro e impulso al sistema produttivo.
Sarebbe quindi opportuno - come già sottolineato da più parti - correggere la disposizione, riferendola ai soli istituti di credito che non si adeguano alle norme sulla trasparenza.