Trasmettiamo, in allegato, la risposta d'interpello della Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (con interpello n. 31 del 9 agosto 2011), in merito alla possibile applicazione, alle imprese in amministrazione straordinaria che fruiscano della CIGS, ex art. 7, comma 10 ter, Legge n. 236/1993, della riduzione del trattamento economico integrativo in misura pari al 10%, ai sensi dell’art. 1, comma 3, D.L. n. 4/1998 (conv. da L. n. 52/1998).
Trasmettiamo, in allegato, la risposta d'interpello della Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (con interpello n. 30 del 9 agosto 2011), in merito alla corretta interpretazione dell’art. 3, comma 2, Legge n. 68/1999, avente ad oggetto l’obbligo di assunzione di persone diversamente abili, gravante sui datori di lavoro privati con organico aziendale da 15 a 35 dipendenti.
Trasmettiamo, in allegato, la risposta d'interpello della Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (con interpello n. 33 del 9 agosto 2011), in merito alla corretta interpretazione della disposizione normativa di cui all’art. 5, comma 5, D.L. n. 148/1993 (conv. da Legge n. 236/1993), con particolare riferimento alla possibilità di ricorrere ai contratti di solidarietà di tipo "B" da parte di studi professionali.
Trasmettiamo, in allegato, la risposta d'interpello della Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (con interpello n. 32 del 9 agosto 2011), in merito alla corretta interpretazione della disciplina relativa al referente unico per l’assistenza alla persona in situazione di handicap grave, disciplinata dall’art. 33 della L. n. 104/1992 come da ultimo modificato dall’art. 24, comma 1 lett. a), della L. n. 183/2010.
Trasmettiamo, in allegato, la risposta d'interpello della Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (con interpello n. 34 del 9 agosto 2011), in merito alla corretta interpretazione della disposizione di cui all’art. 31, comma 13, L. n. 183/2010, con particolare riferimento alla modalità di svolgimento delle conciliazioni presso le Commissioni di certificazione costituite presso le Università. In particolare, l’istante chiede se la conciliazione che il citato art. 31 affidata alle Commissioni di certificazione universitarie: - può prevedere una procedura diversa da quella stabilita dall’art. 410 c.p.c. per il tentativo di conciliazione esperito presso le Direzioni provinciali del lavoro; - è sottoposta agli stessi criteri di competenza territoriale previsti dal Legislatore per l’attività di certificazione. In particolare, si chiede se sia corretto ritenere che i medesimi criteri di cui agli artt. 76 e 77, D.Lgs. n. 276/2003, siano validi anche ai fini della funzione conciliativa svolta da tali Commissioni.