La Riforma Fornero (Art. 24, D.L. n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011) ha aumentato l’età pensionabile ed incentivato, attraverso il progressivo miglioramento dei coefficienti di trasformazione, il proseguimento dell’attività lavorativa fino al limite massimo della flessibilità (70 anni ed oltre), fatti salvi gli adeguamenti alla speranza di vita e fermi restando i limiti ordinamentali dei rispettivi settori di appartenenza.