Nel contesto della tabella di marcia verso un’economia a basse emissioni di carbonio, lo scorso 26 novembre la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento per la riduzione delle emissioni di gas fluorurati.
Il Regolamento mira a ridurre di 2/3 l’attuale livello di emissioni di gas fluorurati entro il 2030 e vieta l’uso di questi gas in determinati tipi di apparecchi nuovi, come ad esempio frigoriferi domestici, impianti di refrigerazione, apparecchiature elettriche, schiume isolanti o spray aerosol ed estintori, indirizzando le aziende ad adottare soluzioni tecnologiche alternative, maggiormente coerenti alle politiche climatiche europee.
Le misure dovrebbero portare a una riduzione di circa il 60% dei livelli di emissione di gas fluorurati al 2030, comparati ai livelli del 2005.
Nel documento di valutazione di impatto (SWD) che accompagna il Regolamento, vengono considerate cinque opzioni politiche per la riduzione dei gas fluorurati. Tra queste opzioni, la Commissione valuta che la più adeguata sia la “riduzione graduale” dei gas (opzione D), che avrebbe benefici ambientali aggiuntivi e andrebbe a stimolare il massimo grado di innovazione e con minori costi economici e sociali.
La nuova proposta legislativa prevede, in particolare, la graduale eliminazione - a partire dal 2015 - del principale gruppo di gas fluorurati, gli idrofluorurocarburi (HFC), riducendone gradualmente la quantità vendibile ad 1/5 delle vendite attuali entro il 2030.
Inoltre, rafforza le misure contenute nel Regolamento già in vigore relativo ai gas fluorurati ad effetto serra, che obbliga le imprese ad adottare una serie di misure volte alla riduzione delle perdite delle apparecchiature stesse, includendo altresì condizioni in materia di formazione e certificazione del personale addetto alla manutenzione delle apparecchiature contenenti fluorurati, di etichettatura delle stesse, oltre a relazioni relative alla produzione, alle importazioni ed esportazioni di tali gas e determinati divieti in alcuni settori specifici.
Nello specifico, il contenuto della proposta prevede l’introduzione di:
· Una riduzione del 21% delle emissioni attuali (2008-2011) di gas fluorurati entro il 2030;
· Un tetto per la riduzione graduale dell’uso delle sostanze regolamentate;
· Un divieto di utilizzo dei gas fluorurati con un potenziale di riscaldamento globale maggiore di 150 per il settore della refrigerazione domestica entro il 2015, sebbene questo divieto sia prevalentemente simbolico, in quanto solo una minima parte dei refrigeratori ad uso domestico utilizza ancora questa tipologia di gas;
· Un divieto di utilizzo di refrigeratori in piccoli punti vendita al dettaglio che utilizzano gas fluorurati con un potenziale di riscaldamento globale maggiore di 2500 entro il 2017, e maggiore di 150 entro il 2020;
· Un divieto di impiego di apparecchi mobili di condizionamento sigillati ermeticamente, aventi gas fluorurati con un potenziale di riscaldamento globale maggiore di 150 a partire dal 2020;
· Un divieto di utilizzo dei gas HFC-23 nell’ambito di prodotti ignifughi, e l’estensione del divieto di utilizzo di esafluoruro di zolfo (SF6) per impianti di pressofusione del magnesio che utilizzano una quota inferiore a 850 kg all’anno
· Un divieto sul rifornimento delle apparecchiature con gas fluorurati, nonché sull’importazione o esportazione di apparecchiature chiuse ermeticamente pre-caricate con gas fluorurati.
Alla luce di tali disposizioni i principali operatori interessati sono i seguenti:
· produttori chimici
· produttori di apparecchi elettrodomestici (freezer, congelatori, condizionatori etc.)
· gli operatori e le aziende che svolgono il controllo perdite, di recupero gas, l’installazione, la manutenzione e riparazione su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore che contengono gas fluorurati ad effetto serra
· l’industria che fornisce prodotti per l’efficienza energetica (ad esempio le schiume di isolamento)
· produttori o utilizzatori di pompe di calore
· l’industria che produce sistemi di protezione antincendio e estinzione
· camion frigoriferi
· venditori all’ingrosso
In allegato i seguenti documenti:
- la proposta della Commissione europea
- l'analisi di impatto che accompagna la proposta
- una nota di sintesi della proposta predisposta dalla dott.ssa Barbara Mariani della delegazione di Bruxelles
Chiediamo cortesemente alle aziende interessate di esaminare il testo al fine di valutare l'eventuale predisposizione di osservazioni che sarà nostra premura far pervenire a Bruxelles.
Corrado Alfonzi - 0736 273216