Lavoro e Previdenza

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero della Salute ed il Ministero dello Sviluppo Economico, ha emanato il Decreto del 19 settembre 2012,  nel quale è stato pubblicato il terzo elenco, di cui al punto 3.7 dell’allegato III del Decreto Interministeriale dell'11 aprile 2011, dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche previsto all'art. 71, comma 11, del Decreto Legislativo n. 81/2008.

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In allegato, la risposta d'interpello della Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (con interpello  n. 27 del 13 settembre 2012) in merito alla riduzione dell’orario di lavoro, effettuata da imprese, rientranti nel campo di applicazione dell’intervento straordinario di integrazione salariale (CIGS) ex art. 1, D.L. n. 726/1984, come convertito dalla Legge n. 863/1984, che abbiano stipulato contratti di solidarietà difensivi di cui all’art. 5, comma 1, Legge n. 236/1993. In particolare, l’istante chiede quali siano le eventuali conseguenze sanzionatorie qualora l’azienda non rispetti l’accordo predisposto in sede di stipulazione dei contratti di solidarietà in relazione alle modalità di riduzione dell’orario, ovvero richieda al personale coinvolto l’espletamento di un orario di lavoro superiore a quello concordato nel contratto stesso.

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In allegato, la risposta d'interpello della Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (con interpello  n. 28 del 13 settembre 2012) in merito alla possibilità di utilizzo del contratto di lavoro intermittente nell’ipotesi di servizi di media audiovisivi, ovvero per servizi prestati via internet ex D.L.vo n. 177/2005, nella misura in cui gli stessi possano essere assimilati alle attività espletate dagli operatori addetti agli spettacoli televisivi, contemplate al n. 43, R.D. n. 2657/1923, così come richiamato dalla lettura in combinato disposto dell’art. 40, D.L.vo n. 276/2003 e del Decreto 23 ottobre 2004 di questo Ministero. In particolare, l’istante chiede se alla luce delle novella normativa operata dal D.Lgs. n. 44/2010, in merito alla disciplina contenuta nel citato D.L.vo n. 177/2005 (T.U. della radiotelevisione), il contratto di lavoro intermittente possa trovare applicazione anche nell’ipotesi di servizi di live streaming, webcasting ovvero per servizi prestati via internet connotati dai caratteri della discontinuità ed intermittenza.

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